Incontri con disabili

Emozioni e piacere per tutti

Sesso e disabili

Per le persone con disabilità, sia fisica che mentale, vivere il sesso è molto complesso.
Ma quali sono le difficoltà che possono essere riscontrate?

Sessualità e disabilità: si possono trovare delle soluzioni possibili per fare in modo che la situazione possa essere variata positivamente?

Le difficoltà del sesso per le persone disabili

Disabilità e sessualità. Ancora un tabù più difficile da superare se si pensa al concetto di sesso per i disabili.
È un concetto ancora coperto da tabù culturale. Per una persona disabile il mondo del sesso, nella maggior parte dei casi, risulta essere ancora molto lontano dall’essere parte integrante della loro vita.
Si tratta di una situazione che, nel nuovo millennio, non dovrebbe avere ragione di esistere ma che, purtroppo, è ancora ben presente.
Le diverse difficoltà riscontrate non fanno altro se non complicare ulteriormente la situazione e rendere meno piacevole questo particolare aspetto.
Molti ostacoli sono collegati soprattutto all’indifferenza o semplicemente perché non sappiamo bene cosa fare per supportare le persone disabili nell’affrontare questo particolare aspetto della loro vita.

L’aspetto sessuale di tutti i giorni dovrebbe essere per tutti privo di tabù.
E questa particolare mancanza non fa altro che rendere la vita delle persone disabili meno semplice da vivere visto che, oltre al disagio e le difficoltà, vivono anche una situazione di diversità nell’ambito sessuale.

I risvolti negativi

I risvolti negativi generalmente non si notato a occhio nudo.
Il malessere psicologico è infatti parecchio complesso da percepire ma, nella maggior parte dei casi, questo viene a manifestarsi soprattutto nei casi dei più giovani che soffrono di disabilità motorie.

Riuscire a vivere senza l’aspetto emozionale che la sessualità ti offre rende la vita di tutti i giorni permeata di quella sensazione di mancanza e di diversità che tende ad intaccare anche le altre sfere affettiva e psichica.

Si tratta quindi di una situazione che porta più facilmente alla chiusura relazionale e aumenta le difficoltà ad esternare le emozioni e ad inibire il confronto con le altre persone. Subentra il nervosismo, la tensione e l’incidenza negativa che potrebbero rendere maggiormente complicata la vita.
Si parla quindi di tantissimi piccoli aspetti che tendono a trasformare il problema da semplice a molto difficile da vivere in prima persona.
Familiari e amici della persona disabile si trovano davanti a porte chiuse soprattutto dalla difficoltà culturale dell’aspetto sesso e in grandi difficoltà nel dare qualsiasi tipo d’aiuto.
La situazione è quindi abbastanza grave e pesante da sostenere e di certo non diviene maggiormente semplice col passare del tempo.
La crescita anagrafica rappresenta un ulteriore problema che tende ad aumentare il divario tra persone sane e disabili sotto il profilo della sessualità.
Pertanto, come spesso accade, la situazione diventa una sorta di spirale negativa che potrebbe portare ad uno stato depressivo.

Non riuscire a vivere nel migliore dei modi la sua sessualità in maniera sana e completa è un disagio per tutti.

La soluzione ideale

Sesso e disabili sarebbe un binomio perfetto se, l’intera comunità, decidesse di aprire le porte ad una figura professionale che sta effettivamente spopolando nel resto del mondo mentre, sul suolo italiano, tende ad avere diverse difficoltà nel riuscire ad imprimersi in maniera corretta e decisa.

Abbiamo parlato del terapista sessuale che svolge diversi compiti che permettono, alle persone disabili, di poter vivere nel migliore dei modi la sessualità.
È una figura professionale: una persona professionista e specializzata nell’ambito del sesso che può riuscire ad offrire soluzioni ad un problema e aumentare la qualità della vita.

Ma è proprio questo l’aspetto controverso che rende meno facile la vita al terapista sessuale che, in maniera errata, viene vista come prostituta o accompagnatore e non come persona in grado di offrire tutto quel supporto a chi vivere, in maniera poco corretta, la sua sfera sessuale a causa della disabilità.
Ha il compito di accompagnare le persone nella scoperta di un mondo pratico, a volte inesplorato, e rendere un po’ meno complessa la vita aggiungendo piacevolezza e appagamento.
Il terapista sessuale è una soluzione che merita di essere analizzata più seriamente e senza i tabù culturali, in maniera differente e particolarmente attenta visto che, procedendo su questa strada, sarà possibile evitare che la situazione possa ulteriormente peggiorare.


Offre conforto e soprattutto si dedica ai pazienti senza fargli sviluppare una morbosità nei suoi confronti, cercando invece di aiutarlo nel vivere la vita sessuale in maniera semplice e corretta, rimuovendo gli eventuali limiti che derivano appunto dal fatto che, quella persona, possa essere definita come disabile.
Viviamo e cerchiamo di far vivere a tutti la sfera sessuale in maniera tanto semplice quanto corretta.

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